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Enkidu

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view post Posted on 1/7/2011, 10:50     +1   -1

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Ecco a voi la prima storia della sezione fan fiction, nonchè la storia del mio futuro fumetto, quindi non copiatela o dovrete pagarne le conseguenze :D :angry:, spero vi piaccia e mi raccomando, commentate, consigliate e segnalate eventuali errori di battitura e somiglianze con altri manga/anime.


Parte 1
13 febbraio 1857
Dopo la rivolta mondiale dei Potenti, demoni con la capacità di confondersi tra gli umani e che occupano posti importanti nella società, avvenuta tra tutti i paesi del mondo e il gruppo del leggendario eroe mondiale Enkidos il mondo è diviso in due parti. La fazione dei Potenti è stata spietatamente guidata dal “Re Oscuro”, un demone che regna sull’Asia ormai da più di cinquemila anni e che possiede poteri oltre ogni limite e una schiera infinita di servitori. Dopo la vittoria del Re Oscuro i superstiti dei vari eserciti sono fuggiti e hanno formato piccoli gruppi di ribellione,
Edo, Giappone
In un oscuro vicolo della città un gruppo di bambini viene sfruttato dal Potente Sigmund, ex-braccio destro del ”Re Oscuro”. ”Basta, la prego signore, la smetta!” “Zitto!!Voi dovrete fare ciò che vi dico, intesi?!Dovrete assecondare le mie voglie capito?! Se solo proverete a ribellarvi farete la stessa fine degli altri, CAPITO?!”
“ehi, fratellone, sei sicuro che funzionerà?” “Naturalmente sorellina. Riusciremo a fuggire da questo posto!”I due bambini corrono di nascosto nella sala principale dell’ edificio, ma, arrivati davanti al portone d’entrata si trovarono davanti dieci guardie del corpo di Sigmund. Enkidu e sua sorella Gavriel li sconfissero in due fendenti “LEVATEVI DAI PIEDI BASTARDI!!” “PRENDETELI BRUTTI IMBECILLI BUONI A NULLA!” Sbraitò Sigmund I due bambini riuscirono a scappare e corsero finche non furono fuori dalla città “Un giorno torneremo per salvare gli altri, sorellina, te lo prometto!”
15 ANNI DOPO
“E’ arrivato il momento, sorellina.”“Lo so fratellone!”
Enkidu e Gavriel avevano passato gran parte del loro tempo ad allenarsi prima in Cina e in seguito in India per 15 anni. In Cina erano stati presi in custodia da una delle poche persone contro lo sfruttamento, Wang Fu, che fu poi ucciso dai servitori di Sigmund, mentre in India erano andati ad allenarsi in un monastero sulla catena dell’Himalaya. Finito l’allenamento in India ognuno di loro ricevette un’arma speciale che certificava la fine del loro allenamento: Gavriel ricevette una spada corta di nome “Angel of Death” mentre Enkidu una katana di nome “Enkido” dalla lama rovinata “Ma maestro, questa spada non taglierà mai nulla con una lama così!” “Quella spada è legata a te più di quanto pensi, Bestia Argentata” e con questa frase misteriosa il loro maestro scomparì nell’ ombra. Due monaci li accompagnarono all’uscita e prima che i due se ne andassero il maestro gli corse dietro dicendo “Aspettate! Aspettate, ho dimenticato di darvi questa!” l’anziano porse ad Enkidu un foglio su cui era tracciata una mappa “Su questa mappa è stata tracciata la posizione di un antico tempio, quando incontrerai colui che si cela dentro di te dovrai dirigerti li, ma mi raccomando, non prima di aver incontrato i tuoi vecchi compagni di squadra” “Colui che si cela dentro di me? I miei vecchi compagni di squadra? Ma di cosa diavolo sta parlando maestro?” chiese Enkidu “Per il momento non posso dirti nulla, ci vediamo ragazzi” rispose il vecchio monaco “Maestro aspett…” ma Enkidu non fece in tempo a finire la frase che il portone si chiuse
Enkidu indossava un lungo impermeabile e un cappello di panama nero, aveva i capelli lunghi e argentei che arrivavano fino a metà schiena e a vederlo nessuno avrebbe mai detto che fosse giapponese, mentre la sorella aveva un lungo vestito rosso e arancione tipico dei monaci buddisti donatogli dal loro vecchio maestro per l’allenamento.
Era notte e pioveva quando arrivarono davanti alla villa del Potente Sigmund.
Il piano dei due era quello di entrare nella villa facendo meno rumore possibile. Enkidu sfondò il portone con un solo calcio “MA SEI SCEMO O COSA?! DOVEVAMO ENTRARE FACENDO IL MINIMO RUMORE, IDIOTA!”“GUARDA CHE SEI TU QUELLA CHE SI E’ MESSA AD URLARE!!”
Il salone si riempì di soldati e una voce riecheggiò per la sala ”Questi li sistemo io sorellina” “Finalmente ci rincontriamo Enkidu e Gavriel. ADDOSSO! “ La miriade di soldati saltò addosso i due che vennero sommersi. Ad un certo punto si intravide una luce e tutti i soldati vennero scaraventati da una parte all’ altra della sala.” E va bene , vuol dire che questa volta sarò io ad occuparmi personalmente degli ospiti.” Disse tranquillamente Sigmund. Si tolse l’ abito e scoprì i muscoli, a quel punto Enkidu gli saltò addosso colpendolo con un potentissimo fendente dritto al cuore, ma l’ avversario lo afferrò con una mano e lo lanciò contro il muro “Tutto qui? Pensavo che quel vecchio vi avesse allenati perfettamente ma a quanto pare non è così” “Sono venuto qui con l’ intenzione di ucciderti e per salvare quei poveri ragazzi, E NON MI FARO’ CERTO SCONFIGGERE COSI’ FACILMENTE!!” “ Hmm ,a quanto pare dovrò svelare la mia vera identità.” Intorno a Sigmund si creò una pozza di sangue e da essa scaturì una fiammata nera. Sigmund era ora diverso, i suoi muscoli erano più massicci, la sua stazza era aumentata e il suo volto era diventato rosso, sulla testa erano comparse numerose piccole corna insanguinate, la bocca era cucita e gli occhi si erano uniti fino a formarne uno solo enorme e assunse una posizione a quattro zampe “ QUESTA E’ LA MIA VERA FORMA: KHUBABA RE DELLA PALUDE,TREMATE!!!” dalle dita di Khubaba scaturirono delle piccole sfere di fuoco che lanciò come delle biglie contro Enkidu che riuscì a pararle “Zitto, odio la gente che urla” Enkidu sollevò la spada all’altezza della testa” Endoku” dalla spada uscì una serie di fendenti di luce che centrarono in pieno il Potente tagliandogli testa, braccia e gambe. “ SCIOCCHI! NON CONOSCETE LA MINACCIA CHE VI SIETE ATTIRATI ADDOSSO! IL RE OSCURO E’TORNATO E VOI AVETE GIA’ ATTIRATO LA SUA IRA!” “Che fine hanno fatto i bambini? Che cosa è successo durante questi anni? Parla!” “I bambini sono nei sotterranei” “No hai risposto completamente alla mia domanda, cosa-è-successo-durante-questi-anni?” “I vostri amici hanno organizzato una rivolta poco dopo la vostra fuga, ma…come dire…diciamo che è successo un piccolo incidente” “COME SAREBBE A DIRE UN PICCOLO INCIDENTE?!” “Li ho uccisi tutti” “COME HAI POTUTO?!” gridò Enkidu “E’ inutile fratellone, è morto” “Andiamo a liberare i ragazzi” disse Enkidu.
Torre oscura, Uruk
“E così quell’idiota di Khubaba è morto, giusto Leviatano?” “Sì mio signore, a quanto pare sono stati la bestia argentata e sua sorella” “Enkidu e Gavriel, possono essere dei soggetti interessanti per il compimento del mio obbiettivo” “”Il re oscuro non ha ancora recuperato la memoria” Pensò Leviatano “Ah, eccoti qui, Lord Fenris ti aspetta”” Ah Leviatano vieni qui un momento, ho dimenticato una cosa” disse il Re Oscuro “Mi dica signore” rispose Leviatano ”I due sono appena usciti dalla villa, quindi c’è un solo posto dove possono essere andati” “Probabilmente passeranno la notte in albergo e li vicino ce n’è uno solo, mi pare” disse Leviatano “Recati li immediatamente” “Sì sire” “Ti ricordo che anche Fenris conta molto su di te per questa missione”


 
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view post Posted on 1/7/2011, 11:01     +1   -1
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Sei molto bravo,te l'ho già detto :P
 
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-Checco-
view post Posted on 1/7/2011, 11:02     +1   -1




Solo dal nome, si capisce che deve essere una fiction innovativa :D

"Ma leggendo e mirando, interminate righe e profonde tensioni, capii che era una storia stupenda e che non ha nè somiglianze, e nè errori.....ma pronunciate la vostra opinione per i posteri....allordunque...cosa ne pensate ????"

 
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view post Posted on 1/7/2011, 11:05     +1   -1

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Hai ragione Checco, nessuno ha mai usato il personaggio di Enkidu con sembianze umane e i mangaka si sono soffermati sempre su Gilgamesh
 
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view post Posted on 1/7/2011, 11:55     +1   -1

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Parte 2
Edo 15 Gennaio
Enkidu e la sorella avevano affittato una camera in un albergo di lusso non lontano dall’abitazione di Sigmund e avevano passato l’intera giornata lì.
“Ricapitoliamo: in realtà i Potenti sono una potente classe di demoni e il loro capo è un tizio che si fa chiamare il re oscuro” disse Gavriel “ Già, qualunque siano i suoi piani dobbiamo fermarlo” rispose Enkidu.
All’improvviso il cielo si era fatto stranamente scuro , un misto fra rosso e nero” Scusatemi, non so ancora controllare bene questo mio potere” i due si girarono e in un angolo della stanza videro una figura nell’ombra “Chi sei?” chiese Enkidu “ il mio nome è Leviatano, il portatore dell’apocalisse”. Gavriel lo osservò attentamente: aveva i capelli argentati e sulla fronte c’ era disegnata una stella di Davide anzi no, sembrava fosse una parte del suo corpo. Enkidu sguainò la spada “ Sono pronto a scommettere che il tuo capo è il Re Oscuro” “Oh ho, come siamo perspicaci, dimmi, come hai fatto ad indovinare?” disse Leviatano “Andiamo in un altro posto a combattere però, questa stanza costa un’occhio della testa” Rispose Enkidu. Prima che Leviatano potesse estrarre le pistole Enkidu riuscì a colpirlo al petto mentre Gavriel gli falciò un braccio “tutto qui ciò che sapete fare?” La stella di Davide sulla fronte si illuminò e il braccio si ricreò. Leviatano tirò fuori le pistole e colpi alle mani Enkidu e Gavriel che fecero un passo indietro” Complimenti sei forte, ma noi siamo in due!” “Non provare a sottovalutarmi!” le pistole si unirono a formare una spada. Enkidu e Gavriel saltarono addosso a Leviatano che riuscì a fronteggiarli entrambi contemporaneamente scaraventandoli contro un muro che crollò all’istante, la stella si illuminò di nuovo e intorno alla spada di Leviatano si formò un’aura blu” Cannone dell’apocalisse!” dalla spada si divisero diversi fasci di luce azzurri che partirono contro Enkidu e Gavriel che riuscirono a deviarli all’ultimo secondo “spero di finire presto il lavoro assegnatomi da Fenris ” .Leviatano divise la spada e sparò una raffica di colpi contro Gavriel. Quando il fumo si diradò comparve Enkidu grondante di sangue davanti alla sorella “ PROVA A COLPIRE ANCORA MIA SORELLA E TI GIURO CHE TI TAGLIO LA TESTA” “Di conseguenza se colpisco tua sorella farai sul serio?” “Provaci e sarò lieto di ucciderti!” “Lieto di rifarlo!” Enkidu corse verso Leviatano ed in seguito ad uno scoppio di furia omicida gli tagliò le braccia e lo colpì svariate volte all’addome” Complimenti, ho trovato il motivo per farti combattere sul serio. Apocalipse i” Dalle pistole uscì una sfera nera che Leviatano sparò ferendo Enkidu a un braccio. Intorno alla spada di Enkidu si formò un’aura nera simile a quella che si era creata intorno a Sigmund quando si era trasformato; la spada sembrava impazzita e la fiamma nera stava avanzando sempre di più lungo il corpo di Enkidu fino a che non lo avvolse completamente. Al posto di Enkidu era comparsa una strana creatura con dei vestiti strappati e logori, sembrava una fusione tra un uomo e un gatto. “La leggendaria spada Enkido è diventata il mio braccio destro, presto sarò completo, ma per esserlo mi devo prima liberare di questo stupido” disse la strana creatura “Chi sei tu, e che fine a fatto Enkidu?” “Enkidu? Ah sì, quel pivello intendi? Diciamo che sta facendo un allenamento speciale” “Un allenamento speciale?” “Già, per poter adoperare il mio braccio destro ovvero la Enkido” “ Quella spada sarebbe la leggendaria Enkido? “Ma allora non mi ascolti ? Se non mi sbaglio poco fa ho detto che quella spada è il mio braccio destro, no ??” “Non mi importano i vostri affari, sono qui per” “Per compiere la missione che ti ha affidato il tuo capo, il Re Oscuro, e cioè uccidere il ragazzo e la sorella. Bè, non pensare che ti farò compiere la tua missione così facilmente, finora te la sei veduta contro quel pivellino, ora vediamo come te la cavi contro un nemico che ha la stessa potenza del tuo adorato capo”. Enkidu si svegliò in un luogo buio, senza camicia e con la spada sguainata “Ma cosa…?” intorno a lui comparve un paio dii occhi rossi enormi che lo fissavano “Oh ca…!” esclamò Enkidu. La creatura si avvicinò a Enkidu “Porca, e questo che cosa diavolo è?” Dall’ ombra comparve una creatura abominevole, grande dieci volte un palazzo. Enkidu provò a colpirlo ma il mostro lo scansò con un braccio “Ok, mi hai già fatto arrabbiare”
La figura sembrava avere la meglio su Leviatano “E quel pivello si è fatto battere da te? Che vergogna, pensavo che fosse più forte, la prossima volta che lo vedo gli faccio una bella ramanzina” “Te lo ripeto un’ultima volta, dove-è-Enkidu?” chiese Leviatano “E io ti ripeto per l’ ennesima volta che non posso dirtelo. A proposito, posso sapere cosa ti ha detto il tuo adorato “capo” quando ti ha incontrato?” rispose la misteriosa figura “Non te lo dirò finche non mi rivelerai dov’è Enkidu di preciso” “Tanto anche se te lo dicessi non potresti raggiungerlo” “E va bene, mi disse che insieme avremmo salvato l’umanità da Enkidos la “belva argentata” “E così ti ha detto questo, eh? Be, si da il caso che Enkidos la belva leggendaria sia io” “Come?” “Già, io sono Enkidos, sono stato mandato dagli Dei nell’ antichità per liberare Uruk la città sacra dalla tirannia del suo sovrano: Gilgamesh il “Re Oscuro” “C-come? Non è possibile, come ha potuto mentirmi? Non ti credo, come posso crederti? TU SEI IL NEMICO E IO DEVO DISTRUGGERTI, ANCHE A COSTO DELLA MIA VITA!” “Lo so che non mi credi, e non sei costretto a farlo, ma se vuoi passare dalla parte giusta vai a questo indirizzo e fai il mio nome, ti verrà spiegato tutto. Non ti costringo a farlo, ricordatelo.” Enkidos puntò il braccio verso Leviatano, gli porse un foglietto e sparì. “MUORI!” Enkidu colpì con tutte le sue forze l’ abominevole mostro che cadde a terra morto stecchito “”Complimenti! A quanto pare ti ho sottovalutato” “Chi sei tu e dove mi trovo?” ”Per il momento non posso dirti nulla, ci rivedremo” . Enkidu si svegliò nella stradina dove stava combattendo contro Leviatano “Che strano, quel tizio mi assomigliava molto, mi chiedo se…” “”Fratellone, finalmente! E’ successa una cosa stranissima, mentre stavi combattendo contro Leviatano sei sparito e al tuo posto è comparso uno strano tipo che ti assomigliava, ha combattuto contro Leviatano e ha avuto la meglio e si sono messi a parlare, a quanto pare Leviatano è stato ingannato dal suo capo: Gilgamesh il “Re Oscuro” . In più, il tipo che ha preso il tuo posto contro Leviatano è Enkidos.” “Enkidos?” “Già e a quanto pare la tua spada Enkido è il suo braccio destro” La mente di Enkidu era affollata di domande: “E’ questo il collegamento di cui parlava il maestro? E perché il mio nome è simile a quello di questo Enkidos?”
16 Gennaio
“Ricordi cosa aveva detto Leviatano, fratellone?” “No, cosa?” “Ha parlato di un certo Lord Fenris.” “E quindi?” “ E quindi potrebbe centrare qualcosa con i Potenti.” “E va bene, andiamo a cercare qualche informazione su questo “Lord Fenris”.
Nessuno a Edo conosceva Fenris o ne era spaventato a tal punto da non volerne parlare. L’unico risultato di quella ricerca era un foglietto con scritto il nome di un bar in una via malfamata.
“Eccoci qui sorellina, l’indirizzo è questo” “Entriamo.”. L’interno del bar era peggiore dell’esterno: nei muri c’erano buchi e fori di pallottola, tavoli a cui mancavano delle gambe, per non parlare dei frequentatori.
“Ehi, tu, sig. coda di cavallo! Che cosa cercate tu e la tua affascinante signorina?” Chiese il barista a Enkidu e Gavriel. In quel momento un topo sfiorò la gamba di Enkidu che istintivamente tirò fuori la spada e lo infilzò, a quel punto i clienti del bar si girarono e puntarono verso i due ragazzi” Credete di poter fare ciò che volete, eh? Cercate forse guai?” “ Vedo che siete proprio rozzi, dovreste essere molto forti per poter sfottere così tanto.” “FORZA RAGAZZI FACCIAMO A PEZZI QUESTO FIGHETTINO” “Ci penso io sorellina” Enkidu si accese una sigaretta e tirò fuori la sua spada calciando un grassone che tentò di assalirlo con una sciabola.” UCCIDETELO” un gruppo di cinque uomini tatuati dalla testa ai piedi, probabilmente camionisti, cercò di sparargli ma lui li tagliò tutti a metà prima che potessero solo provare a compiere il loro obbiettivo. Enkidu atterrò facilmente i restanti idioti e si diresse al bancone, si sedette e chiese al barista” Mi scusi, mi potrebbe dire dove posso trovare Lord Fenris?” “Lord Fenris è il proprietario del bar, ma purtroppo ora non c’è, è partito per l’India, esattamente per un tempio.” Un pensiero passò per la testa di Enkidu “Forza Gavriel si va torna in India.”
India, torre oscura, Uruk
“Geniale l’idea di creare un palazzo mobile sire.” “Poche chiacchere, Fenris, che fine ha fatto Leviatano?” “Era venuto a rifugiarsi nel mio bar dopo lo scontro contro Enkidu e la sorella, non riusciva a curarsi e così l’abbiamo aiutato ma il giorno dopo è sparito.” “Ha abbandonato la compagnia, dà l’ordine ai tuoi uomini di ucciderlo se lo vedono” “ Sì, signore, lo farò.”
 
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view post Posted on 1/7/2011, 21:35     +1   -1

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Parte tre
Cina, Hong Kong
“ A quanto pare il viaggio sarà più lungo di quanto ci aspettassimo sorellina, ogni tipo di mezzo è fuori servizio per colpa del cielo” Era un giorno in cui il cielo era metà grigio e metà rosso. SKRAAAM! “HAI SENTITO, SORELLINA?” “PROVENIVA DAL PIANO DI SOPRA!” Enkidu e Gavriel si precipitarono al piano superiore dell’aeroporto. Disseminate per terra c’erano diverse uova che stavano per schiudersi da cui uscirono delle creature informi: sembravano persone, avevano i capelli bianchi e la pelle grigia, la bocca lunga sigillata ai bordi . Enkidu saltò addosso ad una di quelle creature ma il colpo rimbalzò e il mostro lo scaraventò conto il muro e un centinaio di quelle creature si avvicinò verso di lui ”Merda!” Improvvisamente le creature caddero a terra una ad una e dietro ad esse comparve Gavriel” Sai fratellone? Ho scoperto l’abilità della mia spada, penso che grazie a questa possa esorcizzare i demoni” Gavriel colpì con rapidi fendenti i demoni uno ad uno ma fu notata da quello che pareva essere il loro capo. Il rumore di uno sparo echeggiò per la sala ed il demone vacillò per un secondo e poi cadde a terra, si sentì un’ altro sparo e poi un’ altro finche tutti i demoni non erano scomparsi dalla sala, solo il loro capo era rimasto, l’ uomo si diresse verso esso e lo girò con un calcio e gli sparò un’ ultima volta “Chi sei tu?” gli chiese Gavriel l’ uomo si diresse verso la finestra, la aprì, si sporse e prima di saltare nel vuoto si voltò, il volto era coperto ma si poteva intravedere uno strano disegno luccicante sopra il suo occhio destro.
“Fratellone?” “Sì?” “ Pensi anche tu che quello fosse Leviatano?” “Non credo che ci sia qualcun altro al mondo con un tatuaggio simile.” Stavano per andarsene quando dietro di loro si mosse qualcosa si mosse. Tutti i demoni si stavano unendo a formarne uno enorme : aveva dei canini lunghissimi, una coda gigantesca e il volto in estasi. Enkidu e Gavriel gli saltarono addosso colpendolo svariate volte ma senza nessun risultato. Il nemico scagliò Gavriel contro un muro mettendola k.o.
” BASTARDO, LA PAGHERAI PER QUESTO!!” Enkidu afferrò saldamente la spada e si scagliò con tutta la sua potenza contro il nemico che lo afferrò con la coda stritolandolo””enkidu”” “C-cosa? Chi mi chiama?” Enkidu si ritrovò in un luogo buio, era senza spada. Ad un certo punto dal nulla comparve una figura avvolta in un soprabito nero completamente stracciato, il volto era uguale identico al suo se non per il fatto che sembrava vagamente quello di un felino” Finalmente ci incontriamo Enkidu “ “ tu?” “Già, sono io. Io sono te, anzi, sono il vero Enkidos soprannominato la “bestia argentata” “ Come sarebbe a dire il vero?” “Vedi nell’ antichità ho combattuto a lungo contro Gilgamesh il “Re Oscuro” finche un giorno uno stregone ci confinò dentro dei corpi mortali e così ci siamo assopiti, ma ora ci siamo risvegliati entrambi ed è arrivato il momento dello scontro finale. Per il momento potenzierò di poco la tua spada, penso possa bastare per un nemico così debole. Vai e combatti figlio mio !”
Il mostro stava per andarsene quando Enkidu si alzò ansimante da terra e scagliò una serie di lame di luce contro il nemico che colto di sorpresa non riuscì a contrattaccare; Enkidu gli scagliò dei veloci fendenti e schivò i colpi del nemico, dietro di lui si poteva intravedere una coppia di occhi gialli. Lasciò cadere a terra la spada, le mani erano diventate quelle di una tigre e lo uccise in pochi colpi, prese la spada, si mise la sorella sulle spalle e se ne andò.
Giappone, Edo
“E cosi è riuscito a sconfiggere un’ altro dei nostri; penso che dovremmo mandare la ragazzina stavolta.” “Ma signore, è ancora instabile, lo sa anche lei che il congegno non funziona molto bene e dobbiamo fare dei test!” “dall’ombra comparve un ragazzo “La accompagnerò io per assicurarmi che li elimini” “Va bene Fenris”
Cina, Pechino
“A quanto pare il Re Oscuro è in Giappone” “Già, penso che dovremmo andare lì subito” “Lo penso anch’io fratellone”
Giappone, Edo periferia
“Fratellone, ti prego possiamo andarcene da qui?” “Non possiamo finche non incontreremo questi due tizi”. Quel giorno in albergo avevano ricevuto una strana lettera sulla quale c’era scritto di presentarsi quel giorno stesso in una via della città frequentata solo da senzatetto e vagabondi. Da una via comparvero 2 ombre che si dirigevano in direzione di Enkidu e Gavriel “Siete voi quelli che hanno eliminato i demoni all’aeroporto?” i due erano completamente coperti da dei mantelli “Sì, siete voi quelli che dobbiamo incontrare ?””Sì, siamo qui per ordine del nostro signore, il Re Oscuro” In quel momento i due si tolsero i mantelli “Siamo Fenris il ”lupo” e Musa, il nostro ordine è di uccidervi” Fenris sguainò la spada e cercò di colpire Gavriel ma Enkidu gli si parò davanti “Di te mi occupo io” le loro spade si incrociarono molte volte, la loro potenza era allo stesso livello. Ad un certo punto Fenris fece un salto indietro “Lupo legato” disse e dalla sua schiena uscirono delle catene che legarono Enkidu stritolandolo “Benvenuto nel cerchio delle torture di Fenris, questa è la prima tortura, quella delle catene, ti aspetta”
Intanto Gavriel stava avendo la peggio contro Musa” Maledetta, ora mi sto arrabbiando sul serio, tecnica spirituale: Acqua angelica” Dal pavimento uscì dell’ acqua che ricoprì Gavriel e quando essa scomparve le ferite della ragazza si erano rimarginate anche se era affaticata- Questa tecnica mi consuma troppa energia, devo finire questo combattimento in fretta- pensò. La sua nemica afferrò saldamente il bastone e cominciò a ballare, come dal nulla una musica riempì l’ aria, il cielo intorno a loro si scurì e Gavriel si sentì come trasportata in un’ altra dimensione; ora si trovavano in un luogo buio, circondate da fiori appassiti e erba morta- Cos’ è questo posto? E da dove proviene questa musica? Sembra così triste-pensò Gavriel ” Questo è il giardino della morte, qui è dove si riunivano gli Dei prima che il mio padrone, Gilgamesh il “Re Oscuro” e i 4 grandi padroni li uccidessero” disse Musa “Come uccisi? Come può aver ucciso degli Dei? Può essere una persona così tanto potente?” domandò Gavriel “Il nostro signore può fare tutto, ci liberò dalla nostra schiavitù e ci mise sotto il suo comando e poi ci portò alla vittoria contro gli Angeli, il popolo degli Dei in collera per la loro morte” “COME PUOI SOTTOSTARE AGLI ORDINI DI UNA PERSONA SIMILE?” gridò Gavriel “Io devo seguire il mio signore e seguire i suoi ordini anche a costo della vita” “MI STAI SUI NERVI!” Gavriel si avventò contro la nemica atterrandola con un pugno in pancia, ma essa riuscì a parare il colpo e fece uscire una lama dal suo bastone e colpì la ragazza al petto strappandole un pezzo di vestito. Dalla schiena della ragazza comparvero misteriosamente della ali “M-ma cosa sono queste e da dove vengono?”. Quasi trasportata da esse Gavriel planò su Musa e la colpì alle gambe ferendola e strappandole un lembo della gonna. Quest’ ultima appoggiò la lancia a terra e da terreno fuoriuscirono delle piante che ferirono la sua avversaria nella zona del bacino. La sorella di Enkidu si rialzò quasi senza forze e zoppicò verso Musa” Non mi arrenderò di certo contro una come te, TECNICA DELL’ ANGELO PUIFICATORE: RAGGIO DI LUCE PURIFICATRICE!!" La spada di Gavriel si illuminò e da essa scaturì un’ enorme raggio di luce in direzione di Musa che cercò di evitarlo ma non ci riuscì; la luce la ricoprì interamente e in quel momento il giardino della morte scomparve così come era arrivato. Poco prima di svenire la ragazza vide due cose: il corpo della sua ragazza era cambiato e anche la sua arma.
“FINALMENTE TI SCONFIGGERO’ MALEDETTO ENKIDU, NON FINIRA’ COME QUELLA NOTTE DI TREMILA ANNI FA, TECNICA SEGRETA DEL LUPO: TORTURA DEL LUPO ARRABBIATO!” Fenris stava cambiando notevolmente: le sue orecchie divennero appuntite, i canini più lunghi e la sua spada divenne i suoi artigli, la pelle grigia, i capelli bianchi e la bocca cucita “QUESTA E’ LA MIA VERA FORMA, FENRIS IL LUPO ARRABBIATO! QUESTA VOLTA NON MI TRATTERRO’ E SCATENERO’ CONTRO DI TE LA MIA MOSSA FINALE, MORIRAI QUI, NEL MONDO DELLE TORTURE!” ???:”non ti sembra di gridare un po’ troppo? Dovresti imparare a startene un po’ zitto qualche volta, eppure mi sembrava di avertelo già detto quella notte o mi sbaglio?”. “No, non puoi essere tu, come hai fatto ad arrivare fin qui?” “Dimentichi che io sono stato creato dagli Dei” disse Enkidos “Ma come hai fatto a manifestarti? Perché il capo non ci riesce e tu sì?” “Perché la mia volontà è più potente della sua, è sempre stato così” “Cosa stai dicendo? Non è possibile che tu abbia più volontà di lui, quel giorno perdesti perché lui era più potente ” “Non perché era più potente ma perché aveva dei servitori e un’ arma speciale: la spada a tre punte” “C-cosa?” “Proprio così, se non avesse avuto quei due elementi l’ avrei battuto. Ma fammi indovinare, vi ha raccontato forse di avermi sconfitto grazie alla sua sola forza? Ma per favore, ero stato ferito gravemente dal suo servitore più potente: Garuda il pazzo e non avevo ascoltato il consiglio del mio migliore amico e così, senza essermi curato le ferite andai a fronteggiare la sua armata da solo anche se a un certo punto arrivarono i miei compagni e corsi nella sala del trono ma fui battuto per colpa delle ferite ancora aperte” disse Enkidos. “No, no no no NOOOOO! TU MENTI! NON PUO’ ESSERE VERO, NON PUOOO’!” BANG! Un fiore rosso comparve sul petto di Feris “Basta così Fenris! Ciò che dice è la verità. Vieni con me, ti mostrerò una cosa” “Leviatano?” “Sì, sono io. Grazie per avermi illuminato Sig. Enkidos, mi è servito molto il suo consiglio. Non le dispiace se lo mostro anche a Fenris, vero?” “Heh, no non mi dispiace per niente, sai che anche lui è necessario” Leviatano prese Fenris sulle spalle e se ne andò. “Ora veniamo a noi caro il mio pivello” “Cosa ci faceva qui Leviatano e di cosa stavate parlando?” “Oh, per ora non ti deve interessare, ma ti assicuro che presto li rincontrerai entrambi. Comunque, ho deciso di aiutarti” “In che senso?” “Ogni volta che sconfiggi un nemico che fa parte dei seguaci di Gilgamesh io divento più potente” “Vieni al dunque” “Quando raggiungo un preciso livello di potenza il mio braccio, Enkido, cambia di forma, di conseguenza penso tu abbia capito ,no?” “ Mi aiuterai facendo salire di livello la Enkido, giusto?” “Proprio così. Comunque ora devo andare, ci rivedremo”
Quando Gavriel si svegliò si trovò davanti Enkidu e la misteriosa ragazza. Il primo era coperto di ferite come se qualcuno l’ avesse torturato, mentre la seconda era completamente diversa da prima: I suoi capelli color ebano ora splendevano alla luce del sole, il suo viso era roseo e sorridente, i suoi occhi castani brillavano ed emanava una luce stranissima, come quella del sole di primavera “Allora sorellina, tutto a posto? Chiara ti ha curato le ferite, è molto dispiaciuta per ciò che ha fatto” ” E’ vero, sono molto dispiaciuta per ciò che ho fatto, spero tu possa perdonarmi.” “ C-Chiara?” “Sì, è il mio nome” “Perché l’ hai fatto? E come mai sei cambiata così tanto da prima?” “E’ una storia lunga. Quando ero bambina vivevo con i miei genitori in una città in Italia, eravamo felici insieme. Mio padre era uno scenziato, non sapevo cosa inventasse finche un giorno non vennero a casa nostra dei soldati che lo portarono via. A quanto pare creava armi con una tecnologia antica e allo stesso modo più avanzata per il signore oscuro. In quel periodo mio padre stava lavorando a un progetto molto importante, infatti lo vedevo ogni giorno sempre di meno ed era soltanto perché doveva andare a prendere dei materiali. Ogni volta che usciva dal suo laboratorio era sempre diverso dalla volta prima: un giorno era pallido, arrabbiato e un’ altro era fuori di se, depresso e con gli occhi rossi. Quando vennero per prenderlo portarono anche me e mia madre, io diventai sotto il controllo del re ma non seppi mai cosa era successo ai miei genitori” “ Vuoi dire che probabilmente il “Re Oscuro” ha un intero esercito di persone come te al suo comando?!” Chiese Gavriel “ Ti porteremo con noi e ti aiuteremo a incontrare i tuoi genitori” la rassicurò Enkidu. Musa cadde a terra in lacrime “ D-davvero?” il suo volto era segnato dal pianto. A quel punto Enkidu si chinò, porse la mano verso di lei e la aiutò ad alzarsi” Il pianto non ti si addice, lo sai?”. In quel momento il sole tramontò e scurì la scena.
 
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~ ÐarkSplaze
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Wow, grazie mille, non me lo ha detto mai nessuno^^ ti prendo come mio discepolo se vuoi^^
 
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Parte 4
Era quasi l’ alba quando Enkidu si svegliò, gli altri stavano dormendo quindi decise di andare a sgranchirsi le gambe. A un certo punto si fermò ad annusare l’ aria, c’ era un odore di terra bruciata, si guardò intorno e notò che una piccola città era stata attaccata dai soldati di Dracon. Dracon era il re del regno di Edo, molto tempo prima della Grande Guerra dei Potenti era un re gentile e caritatevole ma dopo di essa era diventato il lacchè di Gilgamesh, i suoi soldati erano più di centomila e rappresentavano la seconda più grande potenza militare mondiale, seconda solo alla legione di demoni al comando del Re Oscuro. Enkidu decise di avvicinarsi un po’ di più, il villaggio era a pezzi: c’ erano macerie dappertutto, case che bruciavano, donne, uomini e bambini erano tutti rinchiusi in un edificio e dei soldati controllavano le ultime abitazioni rimaste. “EHI, QUI CE N’ E’ ANCORA UNO!” Enkidu si girò e notò che dei soldati lo stavano lentamente accerchiando “Stavi cercando di scappare, vero?!”I soldati cercarono di sparargli ma il ragazzo schivò di lato i colpi e colpì con lì mise fuori combattimento usando il fodero della spada. SI precipitò subito al villaggio e fu attaccato per una seconda volta, però ora si erano uniti anche dei soldati speciali – Come mai tutta questa gente?_ pensò Enkidu. Mise k.o. le guardie, distrusse il robot ed entrò nell’ edificio. Quando entrò vide uno spettacolo orribile: sul pavimento c’ erano dei corpi dilaniati e sangue sulle pareti, Enkidu salì le scale fino all’ ultimo piano. Superò il lungo corridoio fino ad arrivare ad una porta sul muro. Aprì la porta e appena entrato vide una figura imponente vestita di nero con una maschera, sfoderò la spada e si lanciò contro di esso. Con una velocità di un fulmine il nemico sfoderò due katana e parò il colpo” Chi sei tu?” Gli chiese Enkidu ”E che ci fai qui ?” fece più pressione sull’ avversario che sfondò il pavimento. I due caddero nel vuoto finche non raggiunsero il piano sottostante “Cosa ci fai qui tu casomai” chiese l’ uomo “ Cos’ è successo qui?” “ I soldati hanno fatto irruzione nel palazzo e hanno sterminato tutti i cittadini, solo io sono riuscito a salvarmi grazie a queste“ “Sai dove è il loro capo?” “Questo attacco era molto importante per il regno di Dracon, così tanto che è voluto venire di persona per controllare” “Dove si trova ora?” “In quell’ edificio di metallo” Enkidu non aveva notato l’ enorme edificio: spiccava da dietro tutti gli altri ed era tenuto sotto stretta sorveglianza da soldati di alto rango dell’ esercito. L’ uomo mascherato si incamminò verso l’ entrata, sfoderò la spada e iniziò a colpire i soldati con una specie di danza, mentre colpiva dei petali si muovevano insieme alle spade. Enkidu aveva sentito parlare di una tecnica simile ma sapeva che solo un samurai poteva usarla,, ma non ne ricordava il nome. L’ uomo mascherato continuava a danzare con le spade ed ogni soldato cadeva a terra con vari tagli anche se veniva colpito di striscio, il ragazzo guardò incantato l’ uomo a bocca aperta finche quest’ ultimo non ebbe finito di sterminarli tutti “Bene, ora la strada è libera, possiamo andare”, I due si infiltrarono senza nessun problema nel palazzo e salirono fino all’ ultimo piano. In fondo al corridoio c’ era una porta abbellita con dei simboli cinesi in oro e i pomelli erano a forma di zampa di drago, aprirono il portone ed entrarono nella sala. Appena entrarono si trovarono dentro a quella che sembrava un’ arena, in fondo alla sala c’era un trono e su di esso era seduto Dracon “Finalmente siete arrivati, i miei soldati mi avevano avvisato del vostro arrivo” disse “Come ti sei permesso di assediare questa cità e di ucciderne tutti gli abitanti, eh?” gli chiese il samurai “Per semplice divertimento, e perché me l’ ha chiesto Gilgamesh, tu dovresti saperlo, o sbagl…” “ZITTO!NO TI DO IL DIRITO DI PARLARE, BASTADO!” “Ehi, ehi , ehi, calmati, non c’è bisogno di gridare così, sai? Dopotutto erano persone stupide e inutili, no? E quindi perché non sacrificarli per il volee degli Dei?” “COME OSI PARLARE COSI’ DI QUELLE PERSONE, EH? SEI SOLO UN CODARDO, ECCO COSA SEI!” “Ah, è così che la metti? Bene, allora non credo di potervi lasciare andare via di qui” disse Dracon mettendosi in posizione da preghiera “ Asura re degli spadaccini io ti invoco dal limbo” In mezzo alla sala si formò una voragine oscura da cui uscì un uomo con le sembianze dei servitori di Gilgamesh ma con dei simboli diversi e una spada enorme “A-ASURA?” “Che c’è, sei sorpreso di vedere il tuo vecchio maestro, caro uomo mascherato?” Enkidu sguainò la katana e parò un il colpo di Asura, era velocissimo, fin troppo per Enkidu. L’ uomo mascherato, nel frattempo, stava fronteggiando Dracon. Quest’ultimo era entrato in forma demone già da un pezzo, il samurai riusciva a stento a stargli dietro nonostante stesse usando tute le sue tecniche ma il re non era così tanto addestrato a combattere quindi fu facile trovare una falla nella sua difesa. Il samurai colpì dritto al cuore con una serie di rapidi fendenti, il sangue di Dracon colava sul pavimento ma nonostante ciò non sembrava mostrare il minimo segno di stanchezza e ripartì alla carica “HAHAHAHAHHAHAHAHA! SE NON RIESCI A FRONTEGGIARMI IN QUESTA FASE MI IMMAGINO GIA’ COME FIINIRESTI SE USASSI TUTTA LA MIA FORZA!” “Come?” “Non penserai mica che questa sia la mia forma finale, ora te la mostro” il corpo iniziò a mutare: alcuni rattoppi sulla bocca si staccarono, sulla testa gli crebbero due piccole corna, dalla schiena uscirono delle enormi ali e una coda enorme, il corpo si riempì di crepe e la sua spada divenne uno stocco” Ecco qui la mia vera forma, Dracon il Re Drago, vediamo come te la caverai ora, samurai!”. Lo stile di combattimento di Dracon era cambiato drasticamente e la sua potenza era aumentata fino a raggiungere livelli spropositati, anche la potenza del samurai era aumentata: dietro la sua schiena erano comparse due enormi croci cristiane e i petali intorno alle sue spade erano aumentati. A un certo punto il samurai fece un passo indietro, si mise in posizione da difesa e pronunciò una preghiera sotto voce, i petali aumentarono intorno alle spade “ Danza dei petali di ciliegio insanguinati”. Il samurai inizio a danzare in direzione di Dracon e quando gli arrivò davanti lo infilzò in mezzo alla fronte e al cuore. Il re gridò dal dolore e cadde a terra coperto dai petali. “Merda, come fa ad avere la pelle così dura!” Per quanto Enkidu si sforzasse non riusciva ad infliggere un solo colpo ad Asura, il nemico attaccava con rapidi fendenti che riusciva a parare con molta difficoltà. Ad un certo punto il gigante si alzò in aria e lentamente il suo corpo mutò: i capelli crebbero a dismisura, il numero delle braccia aumentò a dismisura e le spade divennero sempre più grandi. Subito dopo partì all’ attacco utilizzando tutte e sei le spade contemporaneamente contro Enkidu che questa volta non riuscì a parare il colpo troppo potente per i suoi standard “enkidu” “D-Di nuovo?” disse prima di svenire. Si svegliò in un posto buio molto simile a quello del combattimento all’aeroporto con l’unica differenza che in questo c’erano degli strani macchinari. Dal buio arrivò Enkidos come al solito “Certo che fai veramente schifo nel combattimento, eh?” “Non è colpa mia, come faccio ad abbattere un bestione simile con una semplice katana da quattro soldi?!” “Con quella katana da quattro soldi ho sconfitto nemici ben più potenti di quello” “Sì, va bene ma io non sono come te,” “Zitto! Certo che sei come me, io mi sono risvegliato dentro di te, quindi tu hai la mia stessa potenza, ma a quanto pare non ti basta, pivello” “Come mi hai chiamato?!” “P-I-V-E-L-L-O!” “Brutto…” “E va bene, e va bene, tieni” Enkidos gli porse una pietra azzurra “Grazie a questa potrai potenziare la Enkido e potrai anche fonderla col tuo braccio” “Con il mio braccio?!” “Mi sembra di averti già detto che la Enkido è il mio braccio destro, no?” “Sì, ma non credevo di poter usare quella tecnica” “Ci sono molte cose che ancora non sai ne su di me ne sulla Enkido” “Dimentichi Gligamesh” “Quello è il meno” “Come?” “Quando imparerai ad usare a fondo la Enkido Gilgamesh sarà come una formica per te” “Sul serio?” “Certo, ma per il momento devi ancora imparare ad adoperare la tua arma al meglio, cominciando da adesso” “C-come?” A-Asp…” Enkidu non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che Enkidos scoprì le braccia e gli saltò addosso. Era più veloce di Asura e sul braccio destro aveva un tatuaggio stranissimo e incomprensibile mentre sull’altro un nastro nero. Enkidu, essendo disarmato, schivò il colpo “IDIOTA! QUANDO ENTRI IN QUESTA DIMENSIONE LA TUA SPADA SI FONDE AUTOMATICAMENTE!”. Enkidu sollevò la manica della camicia per controllare e vide che anche sul suo c’era un tatuaggio simile a quello di Enkidos. A quel punto si mise in posizione da combattimento e aspettò che il nuovo nemico gli venne incontro per colpirlo. Appena se lo trovò davanti gli assestò un pugno nello stomaco ma Enkidos riuscì ad evitarlo, gli afferrò il braccio e gli tirò un calcio sul gomito “NON SCONFIGGERAI MAI GILGAMESH SE NON RIESCI AD USARE BENE LA TUA ARMA! OK, ORA PROVIAMO TOGLIENDOLA DAL BRACCIO”. La spada di Enkidos era enorme, sulla lama c’erano gli stessi 3 graffi che aveva sul mento e sull’elsa erano presenti delle lame. Il combattimento durò a lungo e Enkidu non riusciva a stargli dietro nonostante ce la stesse mettendo tutta “Sei proprio un pivello!” “ORA BASTAAA!”. Dietro a Enkidu comparvero due enormi occhi gialli, i canini si allungarono e il colore degli occhi cambiò dal nero al rosso “Finalmente ce l’hai fatta”. Il ragazzo attaccò rapidamente l’avversario finche quest’ ultimo non cadde a terra sfinito “Bene,, l’allenamento è finito, pivello!” Enkidu torno all’attacco come se fosse impazzito “Ehi fermati, ti ho detto ti ho detto che l’allenamento è finito! Ok, mi costringi a farlo!” Enkidos alzò la spada e colpì Enkidu al braccio destro, tagliandoglielo. Enkidu si svegliò nella sala del trono di Dracon, il braccio era al suo posto ma la spada aveva assunto una strana forma, sembrava la pinna di un pesce ed era più grande. Il samurai stava combattendo con Asura e il cadavere dell’ ex-re giaceva a terra coperto da dei fiori secchi. L’ uomo mascherato sembrava avere la meglio con il gigante anche se quest’ultimo riusciva a parare la danza dei petali di ciliegio. Ad un certo punto, però, il samurai aumento la velocita della danza sempre di più finche l’avversario non riuscì più a parare un fendente nonostante le sei spade e cadde a terra coperto di tagli profondi e petali. “Bene, ragazzo, qui abbiamo finito, ti riporto al campo dei tuoi amici” l’uomo lo colpì col fodero della spada e Enkidu svenne. Quando si svegliò si trovò davanti Gavriel e Chiara che lo guardavano “Tutto bene?” gli chiese la sorella “Sei stato portato qui da unnsamurai incappucciato con una maschera, dove sei stato? Lo sai quanto ci hai fatte preoccupare?!” “Gavriel, lascialo respirare, a quanto ha detto il samurai ha partecipato ad una lotta molto difficile, deve essere stanco” “Ecco, a proposito della lotta, com’è andata? E’ vero che hai combattuto contro il maestro spadaccino Asura e Re Dracon?” “”Gavriel!” “Che c’è? Sono solo curiosa” “A dopo i commenti sulla lotta, ora deve riposare”
 
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